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  • La salita

    La borsa di Tokio ha fatto il botto, verso il basso. Non accadeva da ventisei anni, dicono. Non che sia un esperto, ma tant’è, dovunque ti giri vedi foto di facce depresse che si battono il petto e dicono che il momento non è mai stato così nero. E lo dicono al cellulare, magari quello che chiamano melafonino, che costa seicento euro, magari con un piano tariffario da più di trenta euro al mese, mentre guidano la macchina a cui hanno appena fatto il pieno e collegano l’accessorio bluetooth da trenta euro perché altrimenti guidare è pericoloso.

    Salita
    Salita

    No, no, aspetta un attimo, c’è qualcosa che non mi torna.

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  • Menu della sera: pasta riscaldata e gabbia delle scimmie urlatrici.

    L’altra sera ero davanti alla TV. Solo. Succede così quando ti alleni e torni a casa che devi ancora mangiare. E’ normale. Il popolo degli atleti è in realtà un grosso fan club della pasta riscaldata, ma diciamolo, ci va bene così.

    GF
    GF

    Ho avuto un’esperienza mistica. Questa è la cronaca di quello che ho visto.

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  • Jim Brickman e l’istruzione

    Jim Brickman è un pianista. Di quelli bravi. C’è un suo album che si intitola “Picture This” che è quanto di più ispiratore possa esistere. Chiariamo, stiamo parlando di un album di (praticamente) solo pianoforte. La voce c’è in una traccia verso la fine, ma per il resto a cantare c’è solo il pianoforte.

    Brickman
    Brickman

    Magari in alcuni pezzi c’è un Sax con cui la partitura si scambia, o dei violini di sottofondo, ma è tutta roba lieve, a farla da padrone c’è sempre il pianoforte.
    Ascoltare quest’album apre la mente e per certi versi stupisce, o quantomeno stupisce gente come chi scrive che identifica la musica come qualcosa in cui sia la voce al centro di tutto.
    E’ questione di prospettive, come sempre.

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  • Il giorno dopo: questa è Sparta ?

    La stagione fredda era al suo culmine e la giornata volgeva al termine. Le luci chiaro scure che filtravano dalla finestra consentivano di vedere ancora i contorni delle cose. La loro casa era semplice, quattro mura, un tavolo ed un letto. Non c’era bisogno d’altro, ma tutto appariva magico in quella sera.

    Sparta
    Sparta

    La ragazza guardò suo marito. Era un guerriero, come tutti. Per sua sfortuna le campagne militari erano finite da un pezzo ed egli era a casa da ormai un mese.
    Fu allora che glielo disse, “Avrai un erede”.
    All’uomo si illuminarono gli occhi per un istante. Fu un attimo fugace, che però la moglie riconobbe subito. Senza dire nulla l’uomo uscì dalla porta e fece ritorno solamente a notte inoltrata.

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  • Giovannino Guareschi ed il mondo piccolo che non c’è più

    Fa sempre bene spolverare il passato. Guardare le cose in bianco e nero per capire come la storia si rinnova solamente per ripetersi. Siamo stati a Brescello, il paese dove sono ambientati i film di Don Camillo e Peppone, i personaggi creati da Giovannino Guareschi ed interpretati da Gino Cervi e Fernandel.

    brescello
    Brescello

    E’ un bel paese, forse esteticamente il migliore che c’è intorno a Parma, che ha un sapore antico. Si gira in cinque minuti per carità, però se si ha la fortuna di trovare qualcuno che la sa lunga se ne scoprono di belle.

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  • Nazca, le meduse e… I bambini

    Un gruppo di archeologi guidati da un tale di nome Tomasz Gorka dell’università di Monaco ha dimostrato come le famose linee di Nazca, altro non sono che dei percorsi creati dagli antichi peruviani per delimitare percorsi relativi a processioni religiose.
    Un team di biologi dell’Università di Lecce ha scoperto che esiste un tipo di medusa immortale, il suo nome scientifico è Turritopsis ed in pratica quando l’organismo arriva in prossimità del grande balzo si deposita sul fondo del mare e, miracolosamente, ringiovanisce. Inverte il processo di invecchiamento.

    mani
    Mani

    Ma… Cosa c’entra tutto questo con i bambini ?

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  • Maometto, la montagna e cosa c’è sopra…

    Anche i sassi conoscono il famosissimo detto che se la montagna non va da Maometto, allora Maometto va alla montagna. E noi sulla montagna ci siamo stati.
    Cosa c’era sulla cima della montagna ? Una mezzaluna ? No. Una croce. Cristiana.

    Gamba Rossa
    Gamba Rossa

    Quella della foto si chiama “Gamba rossa” o cima Durmont, è una bassa cima (circa 1800 metri) che si affaccia su tre valli, la più bella fra queste è la val Rendena. Si arriva in macchina al passo Durmont, che è appena sotto, e da lì si inizia a camminare.
    La camminata dura poco più di un’ora se si ha un buon passo, se invece non si ha un buon passo o come nel nostro caso si hanno davanti un metro e mezzo di neve, bisogna armarsi di pazienza, sacrificio e, soprattutto, ciaspole (che si possono noleggiare al rifugio) e tentare la scalata.

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  • Pensavi di aver capito anche tu ?

    Pensavo di aver capito è un blog che si occupa di racchiudere tutte le esperienze della vita. In particolare, tutte le esperienze nelle quali qualcuno pensa di aver capito qualcosa ed alla fine non ha capito nulla. E lo vuole raccontare.
    A chi ?
    A tutti, ovvio. Non è mica il mondo globalizzato questo ? No ? Peccato, pensavamo di aver capito 🙂