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  • Giallo… Mattoncino!

    Non credo di averne mai parlato qui, ma ho una predilezione innata e inspiegabile verso i Lego. Parlo di quelli definiti “System”, non quelli Technic, quelli degli omini gialli con cui chiunque al mondo ha avuto a che fare almeno una volta.
    Sì lo so che è una roba infantile, ma c’è chi fuma, chi beve, chi ha vizi di ogni tipo. Il mio è quello dei Lego. Prima o poi mi deciderò anche a pubblicare una galleria fotografica del plastico presente nel mio box, per ora basti dire che non ci posso fare niente: ogni cosa che la Lego butta fuori, se mi attira, la voglio.

    minifig
    Minifig

    Quest’estate la Lego ha buttato fuori una serie limitata di 16 minifig, in poche parole omini particolari che vengono venduti in bustine singole tipo figurine. Quindi tu compri la bustina, ma non sai quale omino ci troverai dentro. Se ogni bustina costa 2 euro e gli omini sono 16, per spendere “solo” 32 euro dovresti pescare sempre omini differenti, il che, essendo il contenuto delle bustine indecifrabile, è praticamente impossibile.
    Ma praticamente non è totalmente.
    Basta solo svelare un mistero.

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  • Il tarlo del cambiamento… Lento

    Ci sono delle cose che ti fanno capire come sei cambiato. Alcune piccole, altre meno. Tutto dipende da come le interpreti.
    Prendi ad esempio un paio di capelli sul cuscino. Ti dicono che stai cambiando: puoi opporti fin che vuoi, ma stai invecchiando, impercettibilmente forse, ma lo stai facendo.
    Uno se ne può sbattere, ed io credo che faccia anche bene, però quello è un dato oggettivo a cui non puoi opporti.

    Chitarra
    Chitarra

    Prendi il fatto di realizzare che sono tre estati che non vai in ferie con la chitarra, tu che piuttosto lasciavi giù il cane, ma il posto alla chitarra lo trovavi. Fosse anche solo per suonare la serenata alla moglie prima di addormentarsi.
    Uno può far finta di niente. Ma anche no. Questo è un cambiamento che non voglio, nella maniera più assoluta.
    Tutto sto casino per una chitarra?
    Eh già. Ma non è solo una chitarra…

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  • Democrazia cinese

    A momenti rischiavo il patatrac. Nel senso che per un pelo mi perdevo tutto il divertimento. Tutto perché veniva quasi più facile ascoltare le voci intorno, quelli del carrozzone: basta che uno faccia una cosa diversa, inusuale, incomprensibile ai più e subito la si bolla come una cazzata, qualcosa che va disprezzato a prescindere.

    Chinese Democracy
    Chinese Democracy

    Uno si chiede: con chi ce l’hai stavolta? Con nessuno, al solito. Ma parlo dei Guns. Di Chinese Democracy, l’ultimo album. Proprio quello. Quello di Axl.

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  • Una domenica straordinaria

    Sono un rugbista, lo si sa.
    Quella cosa con la palla ovale la metto ovunque. Colpa di mio padre, che sotto sotto, mai dicendolo apertamente, ha sempre voluto seguissi le sue orme.
    Le strisce biancorosse, il Rho, a Rho. Lui capitano, io capitano, la volontà del padre. E’ destino.

    Rugby
    Rugby

    Poi però quest’anno qualcosa s’è incrinato. Più con le persone che con la palla ovale e le strisce biancorosse. Ed è per questo che ho deciso che questa sarà l’ultima stagione che gioco.
    Ma non è di questo che voglio parlare. Voglio parlare del fatto che questo è lo sport più bello del mondo. Ed oggi ne ho avuto la prova.

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  • Un pezzo di paradiso, all’improvviso

    Le cose arrivano quando meno te l’aspetti. Ci sono momenti in cui ti sembra di fare cose “normali”, quelle che chiamiamo routine e nel bel mezzo del naturale corso di queste cose arriva la rivelazione.
    Con l’altra parte di me (che poi sarebbe mia moglie), abbiamo seguito un corso per prepararsi al matrimonio. In teoria dovremmo già essere preparati perché siamo sposati da più di sette anni, ma eravamo lì in veste di aiutanti sul campo.

    Per tutta la vita
    Per tutta la vita
    (foto di Roberto Gazzetti)

    Per dimostrare che ce la si può fare ad arrivare a sette anche se tutti sembrano fermarsi a uno.

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  • 14 febbraio 2210

    Di certo il cielo non era coperto ad nubi nefaste e chiaramente non pioveva. Il sole brillava come non mai ed a detta di tutti era proprio una bella giornata.

    Sav Valentino
    Sav Valentino

    Se una qualsiasi persona matura cinquanta o sessanta anni prima fosse stata catapultata in questo futuro, in un giorno come questo, sarebbe rimasta shockata: niente meteoriti, esplosioni nucleari, invasioni aliene o quant’altro aveva rovinato la terra. Il progresso tecnologico non aveva influenzato il modo di vivere della gente se non in meglio ed i valori umani erano alti e soprattutto esistevano ancora, salvo le dovute eccezioni.

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  • Pace in terra

    La cosa bella del primo dell’anno è che se ti alzi presto, e se sei uno a cui di botti e cenone frega poco lo fai, non c’è in giro nessuno. Quasi nessuno s’intende, a parte quelli a cui di botti e cenone frega poco. In mezzo a quel silenzio e’ per certi versi facile mettere insieme gli eventi successi nell’anno.

    guerra
    guerra

    Uno dice, i pensieri li avrai fatti su quello che ti è successo, invece no, è stata un’esperienza macroscopica, che riguarda il mondo, guarda un po’. Più propriamente gli Stati Uniti, nella persona di Obama e la Russia, nella persona di Putin.

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  • Trasgressione a S.Vittore: il mio nome, il mio progetto

    A S.Vittore ci sono finito, da ospite, per cose mie. Era un po’ che volevo vedere da dentro questo posto, dopo essermelo fatto raccontare, dopo averlo visto ovunque via web ed essermelo immaginato, l’ho visto da dentro.

    Gabbia
    Gabbia

    L’incontro era organizzato dal gruppo della Trasgressione ed aveva come titolo “Il mio nome, il mio progetto”.
    Ecco cosa mi è passato nella testa.

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  • 2012: eppure fummo avvisati. Tutti.

    Prima a cena col Sò, una birretta, qualche video dello “Svarione degli anelli” su Youtube, i figli a nanna e poi, finalmente, via a vedere il nuovo, spettacolare, fantasmagorico, apocalittico, distruttivo, fantascientifico film di Eymerich.

    Duemiladodici
    Duemiladodici

    Ah no, quello era l’inquisitore malato di Evangelisti. Questo ha due emme: Emmerich.

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  • Il voto

    Il mondo sta cambiando. O forse no. Sta di fatto che a sei anni rischi di beccarti anche la prima interrogazione.

    Voto
    Voto

    Ed allora il dialogo (in chat, perché il mondo sta cambiando) nasce spontaneo.

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