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  • Io, prendo te, come mia sposa

    Quanti matrimoni si vedono in una vita? Tantissimi. Ne ho vissuto uno due settimane fa. Basta crescere con un gruppo di amici ed alla fine si sposano tutti. Prima o dopo tutti ci passano. Ed in barba all’indipendenza, alla laicità e via dicendo, la maggioranza si sposa ancora in chiesa.

    Orgoglio
    Orgoglio

    Ad un certo punto, durante il rito, arriva la parte che viene definita “la promessa”. Io nome prendo (o “accolgo”, che però a me non entusiasma come verbo ed in fondo spiego il perché) te nome come mia/o sposa/o e prometto di esserti fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita.
    Viene detta “fedeltà eterna”, ma si sa, l’essere umano non ha buona memoria. Perché poi si mette in mezzo la vita e cominciano i problemi e, pian piano, si inizia a dimenticare.

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  • Chi decide cosa ascolti?

    Il primo lettore mp3 portatile che ho comprato ha l’età di mio figlio: 5 anni. Acquistato su ebay nel 2004. Ce l’ho ancora, non ne ho comprati altri.
    20 giga di disco e 234 euro di prezzo. Era il lettore più capiente ed economico di allora: X5, prodotto dalla società IAUDIO.

    X5
    X5

    E’ bello perché lo attacchi, via usb ti viene montato il disco (20 giga), tu vedi la cartella Music e ci puoi piazzare dentro tutto quello che ti interessa, nell’ordine che vuoi, col nome che vuoi.
    L’ho usato da subito per trasferire i miei CD su mp3 (nel 2006 si usava), in modo che la mia musica fosse tutta lì, con il bitrate che mi piaceva, la qualità che volevo.
    Ci ascolto la radio, ci vedo i filmati e fa anche da registratore portatile, ma in linea di massima lo uso più che altro per ascoltare la musica.
    Spetta, spetta, ma cosa c’entra tutta sta roba con pensavodiavercapito?
    C’entra eccome, perché dal 2004 il mondo si è evoluto, ma sono qui a dire che sono la dimostrazione vivente che si può avere tecnologia, sentirsi felici… Senza passare da Apple.

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  • Free at last

    Oggi è un giorno speciale. Quarantatré anni fa veniva ucciso sul balcone di un hotel in Memphis Martin Luther King Jr., il reverendo protestante padre del movimento pacifista e non violento il cui obiettivo era di raggiungere la parità dei diritti della popolazione nera negli stati uniti d’America.

    MLK
    MLK

    Quanto ho vissuto di MLK è solamente un ricordo tramandato, pellicole in bianco e nero, di non perfetta qualità, in cui un uomo davanti ad un fiume di persone fa la storia, urlando a tutti che ha un sogno fatto di uguaglianza, di persone che possano sedersi allo stesso tavolo e costruire un futuro migliore.
    Qualcuno ha tentato di spezzare questo sogno con una pallottola, ma, come spesso accade con le persone guidate da Dio, parafrasando Tiziano Terzani, quella fine è stato un immenso inizio.

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  • La ricetta per un matrimonio felice

    Insieme a mia moglie sto vivendo da un paio di anni parte del percorso che alcune coppie di fidanzati stanno facendo prima di sposarsi. Sono pochi incontri, in cui si cerca di presentare la vita per quello che è: una partita da giocare o se vogliamo… Un piatto da cucinare.

    Ricetta
    Ricetta

    Parlo di cucina perché in uno di questi incontri salta fuori la “Ricetta per un matrimonio felice”, che ha scritto una carissima persona che stimo all’inverosimile e considero esempio in molte delle cose che faccio. Uno di quei punti di riferimento di cui dici “ecco, potessi scegliere, vorrei avere quell’espressione lì tra parecchi anni”.
    Fatto sta che la persona in questione ha scritto questa ricetta ed io, insieme alla mia signora ed alle altre coppie “guida”, ho sottoscritto parola per parola.

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  • Il senso della morte

    C’è addirittura una trasmissione, per quello che so, che si intitola proprio “Il senso della vita”. Che poi in fondo è quel che cercano tutti.
    Il senso, dagli un senso.
    Poi qualcuno si perde per strada e ricava le conclusioni che meglio crede: c’è quello che si droga, quello che spende tutto in gratta e vinci, quello che investe benevolmente tempo e fatiche, quello che vive per lavorare, quello che non può fare altro che lavorare per vivere e via dicendo.

    Talia al Ghul
    Il senso della morte

    Tutti in cerchio. Tutti a cercare il senso della vita. In conclusione, pare un casino trovarlo. E se non fosse quello il punto? Se in fondo non si trattasse di dare un senso alla vita, ma al suo esatto opposto? Perché non cercare di cambiare prospettiva? E’ scientifico come approccio. Non arrivi al punto direttamente, ma partendo da un punto di vista diametralmente opposto.
    Qual’è dunque il senso della morte?

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  • Duemiladieci addio

    La fortuna non esiste. Lo vado ripetendo da una vita. Non ci credo. Intendo che esistano persone sfigate ed altre fortunate, anche se all’atto pratico magari tutto sembra valorizzare la teoria dei “baciati dalla fortuna” e delle loro controparti pecore nere.

    Fortuna
    Fortuna

    Per questo, facendo il sunto dell’anno appena trascorso non mi vien voglia di dire “è stato un anno sfortunato”.
    Anche se poi, magari, ne son successe di tutti i colori…

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  • Sempre

    Il concetto è sempre quello, l’ho ripetuto più volte: sul palco, giù dal palco o a casa propria.

    Sempre
    Sempre

    Così come ho detto questo ho sempre ripetuto che a prescindere io scelgo il palco. Per tutta una serie di ragioni, prendendo insieme oneri ed onori. In genere oneri tanti, onori pochissimi. Perché stando sul palco ti esponi. Non solamente perché, evidentemente, sei di fronte a tutti, ma anche perché mostri, senza lasciar dubbi come sei fatto. Come affronti le cose, come le interpreti.

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  • Il concerto

    In un dialogo scritto per un pezzo di teatro (per la cronaca “Sempre” in scena anche il 4 dicembre 2010 all’Auditorium di Rho), parlo di come, secondo il protagonista, la vita possa essere vissuta in tre modi: uno è sul palco a suonare, due è giù dal palco a ballare e tre è stare a casa propria, lontano dal concerto, felici di ignorare e di essere ignorati.

    Concerto
    Concerto

    Io ho sempre optato per l’approccio uno, mi ci rispecchio, ma se suonano i Guns, ci si siede e si ascolta.

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  • Deh

    A volte si cerca di fare qualcosa di alternativo. Prendi un addio al celibato: è essenziale far qualcosa che rimanga nella memoria, quanto meno di chi si sposa.

    Deh
    Deh

    Questo girò succede che si sposa il Lore. Taci che sono anche il testimone. Orgoglio indescrivibile. Ci vuole un addio al celibato coi fiocchi, non c’è dubbio.

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  • L’ombrello rimasto chiuso

    Certe estati pare non voler smettere più di piovere. Ci sono periodi così: sembra quasi che uno debba pagare il conto di un luglio troppo caldo, in cui ha lavorato, subendo un agosto piovoso. Come sempre però, va fatta di necessità virtù. Così ringrazi il Signore di avere un ferragosto in cui ha piovuto solo verso sera ed il sole, sebbene rimasto quasi nascosto dalle nuvole, non ha abbandonato del tutto il tuo cielo.

    Madonna
    Madonna

    E’ della sera del quindici di agosto che voglio parlare, festa della madonna assunta in cielo.

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