Categoria: Società

  • Pane al pane, ovvero perché la crisi non finisce e non finirà

    Incredibile, a pensarci bene non l’avrei mai detto. Cosa? Di scrivere un post di natura economico-sociale. Eppure eccolo qua. Con degli amici mi è capitato di discutere su Facebook delle proposte avanzate dai nostri governanti sul tema dell’esenzione del pagamento dell’IRPEF per i redditi inferiori a 12 mila euro.
    Tutto nasce da questo articolo del Corriere della sera.

    Il ministro Saccomanni, secondo cui la cosa non si può fare…

    Insomma cosa abbiamo ricavato dalla discussione? La depressione, chiaro. Però anche alcuni dati molto interessanti per i profani che come me capiscono poco di tutti i discorsi di IRPEF, tasse ed ammennicoli vari, ma le pagano e basta.

    Un avvertimento: leggere solo se si ha realmente la voglia di rovinarsi la giornata.

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  • Yes we can (fare la guerra)

    Yes we can (fare la guerra)
    Yes we can (fare la guerra)

    Viviamo in tempi strani.
    Non sarà sfuggito ai più che pochi giorni fa un premio Nobel per la pace ha detto di essere pronto a dare “ordine per un intervento limitato” (Articolo di Repubblica), che si traduce nell’effettuare operazioni di guerra su un territorio considerato nemico.

    Ora, qui la discussione non vuole vertere sul capire se in Siria siano state usate (o meno) le armi chimiche. Ci sono dei commissari ONU che ci si augura riescano a fare tutte le verifiche del caso per capire come, quando e perché tali attacchi sono stati effettuati, in particolare chi li ha effettuati, ma è compito loro, non di chi scrive, né di chi legge.

    Il problema è un altro.
    Almeno per noi che viviamo a centinaia di chilometri da questi posti e siamo benedetti dal fatto di non vivere ogni giorno nella violenza, senza capire se riusciremo a proteggere le nostre famiglie fino a domani.

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  • Ho conosciuto Ardo. C’è ancora speranza.

    Ho conosciuto Ardo. C’è ancora speranza.

    Succede sempre così. Misuri il mondo e pensi che tutti sono degli approfittatori. Ne hai la riprova a partire dall’alto, i politici, quella gente lì che ti fa domandare “ma come fanno a guardarsi allo specchio dopo tutte queste cose?”. Il più delle volte ignori la sensazione, perché pensi di non volerti fare il sangue marcio.
    A volte poi imprechi, quando proprio non ce la fai più, ma in bocca ti rimane quel gusto di vino cattivo, e sai bene che si chiama frustrazione.
    Così ti giostri tra il voler essere menefreghista, visto che lo fanno tutti, ed il voler essere diverso, visto che così sono io.
    Quasi sempre però la conclusione è che il mondo è proprio un postaccio.
    Fortuna che c’è il quasi. Ieri era un giorno quasi.

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  • Ardo, le canzoni. People have the power

    Ardo, le canzoni. People have the power

    Patty Smith - People have the power
    Patty Smith – People have the power

    Quando Ardo viene rinchiuso in carcere il suo gruppo organizza un sit-in permanente fuori da S.Vittore. Negli studi fatti per la creazione di questo romanzo ho avuto la fortuna di conoscere persone che in quel carcere ci lavorano. A quanto ho capito, manifestazioni fuori dal carcere non sono poi inusuali. Certo, pensare ad un sit-in permanente in pieno inverno, con tanto di gazebo e musica è forse esageratamente filmico, ma al di la di tutto assolutamente plausibile.

    Il leader del movimento è incarcerato, sono quindi gli altri ad organizzare la manifestazione permanente, una su tutti, Giulia.

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  • Konrad Lorenz ed il pacifismo

    Konrad Lorenz ed il pacifismo

    Sul pacifismo che è parte della natura stessa di Ardo e sul pacifismo in generale, si pronuncia così Konrad Lorenz (http://en.wikipedia.org/wiki/Konrad_Lorenz), citando il comportamento del Lupo, animale da branco che vive per il branco, in merito all’inibizione che impedisce a un lupo di azzannare un suo simile che gli mostra la gola.

    Konrad Lorenz
    Konrad Lorenz

    Devo tuttavia confessare che, nel mio sentimentalismo, sono profondamente commosso e ammirato di fronte a quel lupo che non può azzannare la gola dell’avversario, e ancor di più di fronte all’altro animale, che conta proprio su questa sua reazione! Un animale che affida la propria vita alla correttezza cavalleresca di un altro animale! C’è proprio qualcosa da imparare anche per noi uomini!

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  • L’America, Obama e le stragi

    E così Obama a Denver, dopo l’attentato alla prima del nuovo film di Batman che ha provocato la morte di 12 persone, fa il suo discorso (Leggi articolo da corriere.it), inizia parlando di come la tragedia lo tocca come padre, finisce parlando di quanto il popolo americano è orgoglioso e si rialza sempre.

    Obama in Colorado
    Obama in Colorado – foto da http://ww3.hdnux.com/

    Nessuna menzione al nome dell’attentatore (e ci sta), nessun riferimento alla facilità con cui sono acquistabili le armi da chiunque in America o a come questa cosa porta ciclicamente stragi.
    E’ un mondo malato, certe volte è proprio una schifezza. Ma qual’è la cosa realmente strana in tutto questo?

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  • Remember Sammy Jenkins

    Per chi ha visto “Memento” il titolo di questo post dice un sacco di cose. Per tutti gli altri, dice poco e niente. “Ricordati di Sammy Jenkins”. Chi era costui?

    Remember Sammy Jenkins
    Remember Sammy Jenkins

    Guarda caso, la risposta a questa domanda non è influente ai fini del ragionamento. Il fatto è che ognuno di noi dovrebbe avere tatuato da qualche parte “Remember Sammy Jenkins”. Perché? Eh…

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  • Roma caput…

    L’ho già detto che andare in giro non mi piace? Sono sicuro di sì. Anche se sono posti famosi e belli, non li godo mai. La bellezza la fa la mente, e se alla mente mancano le componenti per fare una cosa bella, questa muore.
    Il problema è che certe volte in giro ci devi andare, anche se questo significa lavorare di giorno e star rinchiuso negli alberghi la sera perché sei stanco. Però, diamine, sarebbe un poco più facile se almeno le zone dove capiti fossero carine. Ora non è che Roma sia brutta eh… Certo, alcune parti di Roma lo sono più di altre, alcune pure peggio. Ma a sto giro, peggio di dove sono, non ci si poteva stare.
    Fate voi. Se uno considera che questo è il trailer:

    Roma, il trailer
    Roma, il trailer

    Allora il film come diavolo sarà?

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  • Ricetta anti mondo

    Quando il mondo insiste, e in una maniera o nell’altra le cose non quadrano, si può partire da qui:

    Fase 1
    Fase 1

    E’ una ciotolina piena di fragole tagliate a pezzi. Lo so non è stagione, lo so sono gigantesche rispetto alle fragole “naturali”, ma se ti sforzi, sembra estate.

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  • London bridge is… London bridge.

    Il secondo giorno in cui stavo camminando sul London bridge per andare al lavoro, o meglio nel posto in cui quella settimana dovevo lavorare, mi sono accorto che avevo accelerato come gli altri.
    Già, perché il primo giorno sei un alieno, guardi il Tower bridge, i grattacieli e cerchi di farti meravigliare. Non essendo però una gita di piacere, avresti solo voglia di tornare a casa.

    Londra
    Londra

    Il secondo giorno però, avviene già la metamorfosi e ti ritrovi londinese. Ed i londinesi scheggiano. Se non stai attento ti travolgono.

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