In un dialogo scritto per un pezzo di teatro (per la cronaca “Sempre” in scena anche il 4 dicembre 2010 all’Auditorium di Rho), parlo di come, secondo il protagonista, la vita possa essere vissuta in tre modi: uno è sul palco a suonare, due è giù dal palco a ballare e tre è stare a casa propria, lontano dal concerto, felici di ignorare e di essere ignorati.

Io ho sempre optato per l’approccio uno, mi ci rispecchio, ma se suonano i Guns, ci si siede e si ascolta.