Categoria: L’anno del Miracolo

  • L’anno del miracolo – 05 luglio

    L’anno del miracolo – 05 luglio

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    Ti ho scritto spesso in questo tuo diario quanto mi piacciano i LEGO. Ma il motivo vero, quello che molti ignorano, non l’ho raccontato. I più pensano che sia un desiderio infantile, una sorta di sindrome di Peter Pan, giocattoli a 35 anni.
    Ma non è così, non solo, almeno. Le costruzioni sono l’essenza di quello che mi piace fare nella vita, ossia trovare ordine nel caos. Ogni pezzo si può incastrare in mille modi, ed il disordine diventa forma. E’ pari dello yoga e spero con tutto il cuore che anche la tua filosofia di vita propenda verso il costruire. Cercare l’ordine avvicina a Dio.

  • L’anno del miracolo – 04 luglio

    L’anno del miracolo – 04 luglio

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    Sembri apprezzare particolarmente quando ti fischietto. Va detto che devi essere in buona, ossia pancia piena e poco sonno. In questo stato se mi metto di fronte a te e fischietto, ridi di gusto. Pare anche tu provi a dire qualcosa. Per lo più gorgheggi, modi che usi per testare le tue corde vocali, però qualche volta sembra proprio tu stia dicendo qualcosa.
    Poi ci sono sempre più sorrisi. Credo che l’unico modo per spiegarti quel che provo è aspettare che diventi padre anche tu. Tuo figlio sorriderà e tu penserai: ma dove sono stato sinora?

  • L’anno del miracolo – 03 luglio

    L’anno del miracolo – 03 luglio

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    L’erba del vicino è sempre più verde. Non ci puoi fare niente, va così. Per quanto ti sembrerà di aver raggiunto traguardi e conquistato vette, troverai sempre il modo di invidiare qualcuno per qualcosa.
    Perché non si può avere tutto e generalmente quello che tu non hai ce l’ha qualcun altro, di cui potresti pensare “Non se lo merita!”. Sono curioso di vedere come ti rapporterai con questa cosa. Quando vedrai un bimbo con in mano un gioco che vuoi tu. La risposta, il tuo atteggiamento, dirà molto sul tipo di uomo che diventerai. Mi auguro per te di non provare invidia verso nessuno. Ammirazione, quella sì. Spirito di emulazione, sempre. L’invidia però è una brutta bestia perché, fidati, hai tutto quello che ti serve per essere felice.

  • L’anno del miracolo – 02 luglio

    L’anno del miracolo – 02 luglio

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    Figlio mio, stai diventando bravo. Oltre ai sorrisi sempre più coscienti che regali a chi ti circonda stai stabilizzando le notti. Sia inteso: la mamma è sempre stravolta, però pare più sollevata.
    Anche perché mi sembra ti capisca di più. Con tua sorella e tuo fratello è un robot infallibile. Li guarda e se qualcosa non torna dice “Uhm, ha qualcosa che non va” e poco dopo arrivano febbre, o tosse, o qualcosa. Perché la tua mamma è speciale. Adesso sta capendo tante cose su di te, la tua “scheda” è quasi completa e pian piano, vedrai, comincerai ad essere terrorizzato anche tu dalla sua domanda “Hai qualcosa che non va?”.
    Ma stai sereno, a curarti ci sarà sempre lei.

  • L’anno del miracolo – 01 luglio

    L’anno del miracolo – 01 luglio

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    Non sei ricco. E’ una cosa che non ti ho ancora spiegato. Chiaramente parlo di ricchezza economica, monetaria, di soldi. Viviamo in una casa normale, in una palazzina, tu e i tuoi fratelli condividete la stessa stanza e la casa finisce lì. A parte il box pieno di LEGO non abbiamo giardini, possedimenti terrieri o altre case in giro per il mondo. A proposito di questo, ci tenevo a dirti che questo genere di cose nella vita non conta molto. Ho conosciuto decine di persone “ricche” la cui felicità era inversamente proporzionale alla ricchezza. Sembrerà un discorso banale, ma come ti ho già scritto investire sulle cose materiali è deleterio. Non funziona. Alla lunga ti logora, perché la vita, alla fine, è tutta una questione di cuore.

  • L’anno del miracolo – 30 giugno

    L’anno del miracolo – 30 giugno

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    Oggi è la giornata degli occhi aperti. Abbiamo concluso che ti devono essere passate le coliche, perché non ti lamenti, eppure non dormi. E’ incredibile perché questa situazione è inconsueta. Di solito o ti lamenti, oppure sei svenuto. Oggi no. Occhi spalancati e non cedi.
    Cosa stai cercando, bimbo mio? Vuoi sapere come funzionano le cose? Hai iniziato a capire come gira il mondo e non vuoi perdertene un attimo? E’ straordinario vederti vivere. Sarai un uomo, farai le tue scelte e, se lo vorrai, sarai felice. Lo sembri già ora che il tuo mondo sono le braccia della tua mamma. Immagina poi.

  • L’anno del miracolo – 29 giugno

    L’anno del miracolo – 29 giugno

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    Tua sorella e tuo fratello. Il giorno e la notte. Quando ancora non ero genitore non ci credevo. Parlo di quelli che mi dicevano “Ognuno ha il suo carattere” e io pensavo invece “La mela non cade lontano dall’albero”. Invece, oggi, dopo tre figli devo ammetterlo. Ognuno ha il suo carattere, perché tua madre ed io abbiamo tirato su entrambi nella stessa maniera. Eppure.
    A tua sorella dici “fai così” e lei trova mille domande per capire come mai glielo hai chiesto. Tuo fratello risponde semplicemente “Ok”.
    Io e la mamma ci guardiamo e fantastichiamo. Tu, figlio mio, come sarai?

  • L’anno del miracolo – 28 giugno

    L’anno del miracolo – 28 giugno

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    Oggi hai conosciuto per la prima volta il mio paese adottivo. Lì dove è nato tuo nonno e dove io ho passato alcuni tra i momenti più belli della mia vita. L’unico posto, a parte dove viviamo, che chiamo casa. Ci vuole un posto così nella vita. Un luogo dove tutto cambia lentamente ed in cui puoi ritrovare te stesso. A me succede così. Il trambusto dei giorni lavorativi, la frenesia del traffico, arrivati qui svanisce sentendo le campane suonare ogni mezzora.
    Spero con tutto il cuore che anche tu ti farai adottare da questo posto, il nostro piccolo angolo di paradiso.

  • L’anno del miracolo – 27 giugno

    L’anno del miracolo – 27 giugno

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    Non lo dico ad alta voce, non lo faccio notare mai troppo, ma come sono orgoglioso di noi. Fra tutti i progetti di questa mia vita, fra tutte le cose che ho cercato di fare, la famiglia che ho costruito insieme alla mamma è l’unico successo senza riserve. Mi state facendo vivere una vita migliore di quanto potessi desiderare. E’ un sentimento di pienezza. Prendi stasera al ristorante, avrei voluto urlare a tutti “Guardateci! Noi, imperfetti, incasinati, ma così felici. Guardateci! Siamo lo specchio di Dio!”

  • L’anno del miracolo – 26 giugno

    L’anno del miracolo – 26 giugno

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    Ti ho trovato un soprannome: Battipentole. Perché quando lo decidi, e sei davvero arrabbiato, è come se prendessi un cucchiaio e lo battessi su una pentola. Scateni un casino infernale. Il tutto è parte del processo di adattamento. Ogni tanto scappa il “chi ce lo ha fatto fare”, poi basta un tuo sorriso e tutto svanisce. Però pensavo di essermi abituato. Voglio dire, sei il terzo arrivato, dovrei aver già visto tutto!
    Invece no, quando tu prendi il tuo cucchiaio e lo butti sulla pentola mi sento un neofita.
    Eppure quanto bene mi stai facendo. Ti aspettavo. Avevo bisogno che mi ricordassi come l’unico vero sacrificio che vale per una vita è vedere crescere te insieme a tua sorella e tuo fratello.
    Mi stai aiutando ad amare ogni mio respiro.