Fare le cose senza aspettare che si verifichino tutte le condizioni che ritieni necessarie. E’ un po’ il mio mantra. Di pazienza ne ho sempre avuta poca, ma nonostante qualche volta abbia bruciato le tappe, penso che agire sia sempre meglio che aspettare.
Un esempio stupido: la mamma aveva sempre voluto un gatto e continuava a ripetere “Quando non ci sarà più la Luna (il nostro cane di cui ti ho parlato tempo fa) lo prenderemo”. Visto che Luna ha vissuto 17 anni, se non avessi insistito per prendere comunque questa bellissima e dolcissima gatta, la mamma avrebbe dovuto aspettare molto, troppo tempo. Perché il più delle volte, mentre sei lì che aspetti di capire come essere felice, la vita passa. E non sai quanta ne hai, quindi, se qualcosa ti sembra giusta, figlio mio, falla.
Categoria: L’anno del Miracolo
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L’anno del miracolo – 03 agosto
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L’anno del miracolo – 02 agosto
C’è un Superman per ogni generazione. Quello della mia era Christopher Reeve, quello della tua è James Cavizel, ma ce ne sarà sempre uno. I miti intramontabili sono così. Cambiano per non cambiare mai. E Superman è uno di questi. Un alieno adattato dalla terra che con i suoi straordinari poteri la protegge. In ogni fumetto, in ogni film, c’è alla base il fatto che sono i genitori di Superman a trasmettergli il concetto di bene. Quello di cui ti ho già scritto: ciò che è bianco o nero, senza mezzi termini. Quando Clark è un bambino i suoi genitori non sanno cosa diventerà, hanno solo fede nel fatto che il bene porta il bene.
Non so quali poteri tu avrai, ma ho fiducia in te già da ora, piccolo Kal El. Saprai riconoscere il bene e sarai uno dei buoni. -
L’anno del miracolo – 01 agosto
Questa estate non è ancora cominciata. Fa freddo e non sembra agosto, visto quanto ha piovuto. Oggi però faceva caldissimo e mentre andavo a correre ho preso parecchio sole, tanto che mi mancava il fiato. Allora, arrivato a casa, mi sono messo sotto la doccia. All’inizio tiepida, poi man mano sempre più fredda, fino a che non è diventata gelata.
Ho realizzato come non mi desse fastidio, anzi. Nella mia vita è sempre stato così: quando c’è stato il tempo di adattarsi alle cose, anche quelle brutte, non ci sono mai stati problemi. Questo però è un mondo di cambiamenti repentini, di frasi come “evolvi o muori”.
Credi a me però, nel dubbio, nel panico, fermati e fai un bel respiro. -
L’anno del miracolo – 31 luglio
Ieri ti parlavo dell’essere giudicati, oggi mi è venuto in mente anche come sia semplice giudicare gli altri. A me bastano pochi minuti. Per prima cosa c’è l’atteggiamento, i movimenti, il tono. Poi c’è l’aspetto fisico, il vestiario e l’oggettistica (orologi, cellulari e via così). E’ tutto quello che mi serve per capire se una persona mi piace o no. Penso che sia normale avere una modalità per fare le radiografie agli estranei.
Però voglio arrivare a dirti questo: la natura di ogni persona è complessa e ciascuno ha una sua storia. Dai sempre una seconda possibilità a chi fallisce la tua radiografia. Vedrai, la vita è piena di sorprese. -
L’anno del miracolo – 30 luglio
Quante volte ho sentito “Quello non ti sopporta!” oppure “Quello ti odia!”, magari perché “quello” ti ha visto fare scelte che non condivideva ed ha pensato come tu fossi uno stupido, un presuntuoso, un saccente, un superbo.
Tutti sono giudici degli altri e verrai sempre giudicato.
Molte volte il disprezzo di qualcuno nasce dal confronto che sfocia nella frustrazione quando non si riesce ad eguagliare qualcuno. Sentirsi disprezzati è una cosa che rischia di rubarti il sonno. A me lo ha rubato qualche volta. Ma più invecchio e più mi rendo conto che piacere a tutti non si può. E’ tutta una questione di coscienza poi. Dormi sereno. -
L’anno del miracolo – 29 luglio
Questa sera ho litigato con una persona sul lavoro. Come sai io lavoro per conto mio, e quindi non sono soggetto ad orari o timbrature come chi è dipendente. La persona con cui ho discusso invece sì. Mi saluta per andare a casa ed un minuto dopo rientra. Io “Già di ritorno?”, lui “Mancano 5 minuti, poi mi scatta la mezzora di straordinario, quindi aspetto” e si è messo a camminare per l’ufficio. Io “Mi fai tenerezza”, lui “Potessi emettere le tue fatture non farei così”. E allora mi sono arrabbiato.
Perché, ormai lo avrai capito, io le mezze misure le odio. Ciò che è giusto è giusto. Le regole sono regole. Se devi aspettare 5 minuti per prendere soldi in più, ed in quei 5 minuti cammini avanti e indietro, stai rubando, non lavorando. Che sia chiaro, figlio mio: occhio a come ti comporti! -
L’anno del miracolo – 28 luglio
E’ complicato scrivere di musica. Nota, non scrivere LA musica, ma cercare di farti capire quanto è parte di tutte le vite. C’è una colonna sonora per ogni momento, qualcuno ti dirà che non è così, ma è solo perché non sa ascoltare.
Ora come ora non sembri apprezzare molto quando ti suono la chitarra, vai a capire il perché. Tua sorella e tuo fratello alla tua età ci si addormentavano sopra. In ogni caso, lo vedrai, ogni momento importante della tua vita porterà con se una canzone e tutte le volte che la sentirai sarà come essere lì, al tuo primo bacio, al tuo matrimonio, alla nascita di tuo figlio. -
L’anno del miracolo – 27 luglio
Sono giorni di notizie incentrate sulla Palestina, terra martoriata da secoli, su cui tutti vogliono affermare la proprietà. Da sempre in quella terra si susseguono guerre, morti, bambini disperati e devastazione.
C’è questo detto, mi pare africano: “quando litigano gli elefanti a rimanere schiacciata è sempre l’erba”. E qui gli elefanti sono gli uomini di potere, a cui pare che Dio nella Bibbia abbia detto “questa terra è tua”.
Non cercare mai Dio in queste cose, non sta lì, non importa ciò che dicono. Ricordati che finché chi dice “spara” non è la stessa persona che impugna il fucile (e non lo è mai) non ci sarà mai giustizia. -
L’anno del miracolo – 26 luglio
Amo Habendi, Habendi Crichit. Questa frase me la sono fatta scrivere da un prete africano che l’ha citata in una messa. Significa “quel che desideri, ti farà desiderare dell’altro ancora”. Si può leggere in tanti modi, ma l’accezione che gli do io è negativa. Sa un po’ di peccato originale. Non c’è limite al desiderio di avere. Se non starai attento a questa cosa, ti travolgerà.
Perché non si può avere tutto ed è male desiderarlo. Almeno materialmente. Pensa invece a cercare di avere tutto l’amore che puoi. Ribalta il pensiero. Pensi possa avere senso? -
L’anno del miracolo – 25 luglio
Questa cosa dei pensieri quotidiani è incredibile. Inizialmente non ci pensavo, mi sono detto “sarà un buon modo per fargli [quindi farti] vedere e conoscere alcune cose della vita viste da me”. L’ho anche considerata una sorta di assicurazione. Ho detto “metti che mi succede qualcosa, almeno avrò lasciato scritte alcune cose di me”.
Ma non è solo questo.
Oggi come oggi sei un cosino che sta imparando a sorridere quando vede la mia faccia, eppure ti vedo come fossi mio figlio da tanto. Alla sera, al pomeriggio, quando ti scrivo penso “Cià che vado a parlare con mio figlio”. Ed il fatto che prima o poi tu mi leggerai, non so, ha qualcosa di magico. Stiamo parlando nel tempo.