Autore: Raoul Scarazzini

  • London bridge is… London bridge.

    Il secondo giorno in cui stavo camminando sul London bridge per andare al lavoro, o meglio nel posto in cui quella settimana dovevo lavorare, mi sono accorto che avevo accelerato come gli altri.
    Già, perché il primo giorno sei un alieno, guardi il Tower bridge, i grattacieli e cerchi di farti meravigliare. Non essendo però una gita di piacere, avresti solo voglia di tornare a casa.

    Londra
    Londra

    Il secondo giorno però, avviene già la metamorfosi e ti ritrovi londinese. Ed i londinesi scheggiano. Se non stai attento ti travolgono.

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  • Come installare un WePod

    Seconda puntata sul tema matrimonio felice.
    Tratta di un dispositivo innovativo, che non può mancare nelle tasche di nessun fidanzato che vuol fare il grande passo.

    WePod
    WePod

    Design accattivante ed ergonomico, prezzo conveniente (perché non costa niente), disponibilità immediata. E’ lui, il WePod.

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  • Love is all around…

    Anno nuovo, vita nuova, si dice. E via che si riparte, il lavoro, lo sport e… Il corso fidanzati. No, non mi sono fidanzato un’altra volta. I fidanzati sono gli altri, le coppie che si preparano al matrimonio. Quest’anno 24. Record assoluto.

    Love is all around
    Love is all around

    Prima serata, giro di presentazione in cui lui presenta lei e lei, lui. Loro non lo sanno, ma in forma totalmente anonima ho raccolto le frasi migliori, qualcuna fa sorridere, qualcuna riflettere, ma in ogni caso sono tutte sincere. Ed è una cosa bella. Hai visto mai che si finisce per rileggere queste cose a molti anni da oggi, magari quando si è un po’ giù di morale perché non tutto va bene…

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  • La crisi

    “Dio, non ce la faccio”, disse la ragazza a suo marito. Lui le sorrise, come faceva sempre, domandandosi nel contempo quanto ancora l’avrebbe sopportata.
    “Non posso credere che ogni mese dobbiamo venire qui, metterci in fila e pagare queste cose. In contanti, per giunta!”.

    Crisi
    Crisi

    Lui sorrise di nuovo. Era, se possibile, stufo di sentirle dire la verità, ma come l’amava…
    “Che c’è perché ridi?”
    Non rispose.

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  • Robot ITA 0.1, il mio racconto

    Ho partecipato al concorso indetto dalle edizioni Scudo (http://www.edizioniscudo.it) in cui veniva chiesto di scrivere un racconto breve sul tema Robot ambientato in Italia.

    Robo ITA 0.1
    Robo ITA 0.1

    E’ stato divertente stare in 3600 battute, anche se di per sé la vicenda che ho raccontato è abbastanza macabra e grottesca. Ovviamente consiglio l’acquisto del volume, il prezzo non è particolarmente economico, c’è un errore di stampa all’inizio del mio racconto e tutti i racconti sono scritti in linea di massima da autori esordienti ma… Che diamine… Diamogli una possibilità!

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  • Caro me…

    Caro me,
    ti scrivo perché stavolta c’è bisogno. Qui si invecchia, viene la crisi dei trentanni, ci sono i malanni e via così, perciò mi sembra giusto fare il punto della situazione.

    Viaggio
    Viaggio

    Purtroppo non basta più dirti “A posto così”, perché le cose si sono fatte un po’ più complicate.
    Cercherò di non andare per il sottile: non mi piaci più.

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  • Dove vogliamo andare?

    Lo chiedeva Totò al vigile: “Per andare dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare?”. Una domanda confusa, ma carica di significato. Perché? Semplice, quest’anno ho partecipato ad un esperimento sociologico: sono andato in crociera.

    direzioni
    Direzioni

    Roba da ricchi. I risvolti sono stati, per così dire, interessanti.

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  • Io, prendo te, come mia sposa

    Quanti matrimoni si vedono in una vita? Tantissimi. Ne ho vissuto uno due settimane fa. Basta crescere con un gruppo di amici ed alla fine si sposano tutti. Prima o dopo tutti ci passano. Ed in barba all’indipendenza, alla laicità e via dicendo, la maggioranza si sposa ancora in chiesa.

    Orgoglio
    Orgoglio

    Ad un certo punto, durante il rito, arriva la parte che viene definita “la promessa”. Io nome prendo (o “accolgo”, che però a me non entusiasma come verbo ed in fondo spiego il perché) te nome come mia/o sposa/o e prometto di esserti fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita.
    Viene detta “fedeltà eterna”, ma si sa, l’essere umano non ha buona memoria. Perché poi si mette in mezzo la vita e cominciano i problemi e, pian piano, si inizia a dimenticare.

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  • Chi decide cosa ascolti?

    Il primo lettore mp3 portatile che ho comprato ha l’età di mio figlio: 5 anni. Acquistato su ebay nel 2004. Ce l’ho ancora, non ne ho comprati altri.
    20 giga di disco e 234 euro di prezzo. Era il lettore più capiente ed economico di allora: X5, prodotto dalla società IAUDIO.

    X5
    X5

    E’ bello perché lo attacchi, via usb ti viene montato il disco (20 giga), tu vedi la cartella Music e ci puoi piazzare dentro tutto quello che ti interessa, nell’ordine che vuoi, col nome che vuoi.
    L’ho usato da subito per trasferire i miei CD su mp3 (nel 2006 si usava), in modo che la mia musica fosse tutta lì, con il bitrate che mi piaceva, la qualità che volevo.
    Ci ascolto la radio, ci vedo i filmati e fa anche da registratore portatile, ma in linea di massima lo uso più che altro per ascoltare la musica.
    Spetta, spetta, ma cosa c’entra tutta sta roba con pensavodiavercapito?
    C’entra eccome, perché dal 2004 il mondo si è evoluto, ma sono qui a dire che sono la dimostrazione vivente che si può avere tecnologia, sentirsi felici… Senza passare da Apple.

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  • Free at last

    Oggi è un giorno speciale. Quarantatré anni fa veniva ucciso sul balcone di un hotel in Memphis Martin Luther King Jr., il reverendo protestante padre del movimento pacifista e non violento il cui obiettivo era di raggiungere la parità dei diritti della popolazione nera negli stati uniti d’America.

    MLK
    MLK

    Quanto ho vissuto di MLK è solamente un ricordo tramandato, pellicole in bianco e nero, di non perfetta qualità, in cui un uomo davanti ad un fiume di persone fa la storia, urlando a tutti che ha un sogno fatto di uguaglianza, di persone che possano sedersi allo stesso tavolo e costruire un futuro migliore.
    Qualcuno ha tentato di spezzare questo sogno con una pallottola, ma, come spesso accade con le persone guidate da Dio, parafrasando Tiziano Terzani, quella fine è stato un immenso inizio.

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