Autore: Raoul Scarazzini

L’anno del miracolo – 15 luglio

Non ti ho raccontato di come tua sorella e tuo fratello hanno preso la notizia della soppressione del cane. Il modo in cui i bambini reagiscono al dolore è particolare. La loro mente è sempre in movimento e si fa in fretta a dimenticare, eppure il dolore è vivo, glielo leggi negli occhi. Tua sorella,…
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L’anno del miracolo – 14 luglio

Finalmente cose positive. Il sole, il mare e tu che fai casino in macchina. Quest’ultima cosa non propriamente positiva, ma tant’è. La macchina non ti piace. Come ho già scritto, se mai diventerai un pilota, sarò sinceramente stupito. A fatica quindi, e con molta pazienza, siamo arrivati al mare e tu hai subito una mutazione.…
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L’anno del miracolo – 13 luglio

Ti rendi conto di quanto qualcosa sia parte di te solamente quando non ce l’hai più. Il nostro cane era talmente parte della nostra quotidianità da regolarne i bioritmi. Alzati che c’è la Luna da portare fuori. Hai dato da mangiare alla Luna? Se non ci penso io a questo cane! Eppure come ti scrivevo…
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L’anno del miracolo – 12 luglio

Oggi abbiamo soppresso Luna. Così si chiamava il nostro cane. Non poteva più andare avanti così ed ho dovuto, per rispetto suo e nostro, prendere la decisione di farla smettere di soffrire. Non ricordo il numero di volte in cui in questi difficili 17 anni le ho augurato di morire. Non mi vergogno a dirlo,…
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L’anno del miracolo – 11 luglio

Oggi è stato un giorno difficile. Non ti ho parlato molto del nostro cane, perché non c’è molto da dire. Ha quasi 17 anni ed è sempre stato un cane difficile da gestire: grosso, nero, ce l’aveva sempre con tutti. Nessuno ha mai potuto entrare in casa senza che lei smettesse un minuto di abbaiare.…
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L’anno del miracolo – 10 luglio

Ancora sulle vittorie. Vincere è la cosa più bella che ti può succedere. Vuol dire che qualcosa fatto ha avuto esito positivo. E’ stato finalizzato. Un buon impiego di tempo. Questo significa che una sconfitta vanifica tutto? Non è detto. Ci sono sconfitte e sconfitte, partite e partite. E poi ci sei tu, e quello…
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L’anno del miracolo – 09 luglio

A proposito di quanto ti scrivevo ieri sul sentirsi vivi facendo sport e muovendosi, c’è un rovescio della medaglia: l’ossessione per i risultati. Qualcosa capace di annientare anche i cuori più solidi. Quando le cose non vanno come vorresti diventa tutto più complicato. In particolare quando perdi. Una partita, un gioco, una sfida con te…
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L’anno del miracolo – 08 luglio

La fatica nobilita. In realtà questo detto si riferisce al lavoro in generale, ma c’è una cosa che ho capito: quando tutto ti sembra confuso e non riesci a trovare soluzioni ai problemi, corri. O salta, insegui un pallone, solleva dei pesi. Fai qualcosa per cui tu ti senta vivo. Con me ha sempre funzionato.…
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L’anno del miracolo – 07 luglio

Tua sorella e tuo fratello hanno sempre visto la macchina come un materasso ambulante. Li si metteva in macchina e dopo qualche minuto dormivano. Ricordi quando ti scrivevo che ogni figlio è a se? Bene, per te la macchina è una tortura. A sentire come urli pare che il seggiolino sia uno strumento medievale per…
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L’anno del miracolo – 06 luglio

Ieri ho concluso scrivendoti di Dio. Tu sei stato battezzato come cristiano, ma lo dico chiaro: questa non deve essere una giustificazione per sederti e smettere di cercare. Io e tua madre abbiamo sempre concordato sul fatto che la verità passa da Gesù, ma non è detto che questa cosa debba bastarti. La ricerca del…
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