Autore: Raoul Scarazzini

L’anno del miracolo – 13 agosto

“Pensa quante cose non so più trovare qua, e la mia gente piano muore”. E’ la frase di una canzone dei Timorìa (che lascio tu scopra da solo) che ben rappresenta come mi sento anno dopo anno qui in questo paese. Fra poco tu avrai quattro mesi, e la tua primavera è appena iniziata. E…
Read more

L’anno del miracolo – 12 agosto

Oggi ho ripreso matita e foglio bianco ed ho disegnato. E’ una delle tante cose che mi piace fare. Non sono molto bravo, ma il disegno mi affascina. Spero che tu finisca per innamorarti di una qualche forma d’arte. E’ straordinario vedere come gli uomini riescano ad emozionare raccontando la realtà dal loro punto di…
Read more

L’anno del miracolo – 11 agosto

Non c’è ragione di continuità nelle tue notti. Ogni due ore ti svegli ed è un disastro. Per fortuna che siamo in ferie e la mattina non si deve andare al lavoro, altrimenti sarebbe durissima. Stavo pensando che in questo diario potrei segnare per ogni giorno se la notte precedente è stata OK o KO,…
Read more

L’anno del miracolo – 10 agosto

Stasera “Apocalypse Now”. Non il film, ma il tuo pianto disperato e continuato. La giornata è andata via liscia, la serata pure, ma ora è da quasi un quarto d’ora che piangi in continuazione. Io e tua madre ci guardiamo e diciamo “I denti”, “il vento”, “la stanchezza”, “il mal di pancia”. La verità è…
Read more

L’anno del miracolo – 09 agosto

Non ti vedevo da una settimana, ma non sei cambiato molto. Anche se la tua fisionomia muta di giorno in giorno. Hai sempre più aspetti che sono solo tuoi e non che “assomigliano a”. Hai anche la tosse. Questa notte, per quel motivo, ti sarai svegliato cento volte. Eppure la mamma ha detto “Non è…
Read more

L’anno del miracolo – 08 agosto

Alla fine l’ho fatto. Ieri notte ho lavorato fino alle tre, stamane mi son svegliato alle sette. Ho pulito, preparato e caricato la macchina, sono passato da un cliente, ho lavorato col gatto nella cesta e poi vi ho raggiunto. Nessuno lo sapeva. Ho chiamato tua sorella dicendole che alla porta c’era un esperto di…
Read more

L’anno del miracolo – 07 agosto

Casa vuota, l’una di notte. Sto dormendo da un po’ quando vengo svegliato di soprassalto da un rumore proveniente dall’armadio. BUM! BUM! Fa così. Mi sollevo, accendo la luce. BUM! BUM! Ancora. Mi faccio coraggio ed apro l’armadio. La porta scorre e spunta una testa. Di gatto. Della gatta Isabella, per la precisione. Come sia…
Read more

L’anno del miracolo – 06 agosto

Non ho mai capito quelli che avendo una famiglia viaggiano sempre per lavoro. Io non ci sono mai riuscito. Al lavoro ci tengo, credo anche di lavorare bene, ma la mia quotidianità è la famiglia. Tutte le volte che sono in una stanza d’albergo, in trasferta, sento che sto tradendo il mio ideale, sto tradendo…
Read more

L’anno del miracolo – 05 agosto

In questi giorni ti ho scritto molto senza “parlarti” veramente. Questo perché tu, la mamma, tua sorella e tuoo fratello siete partiti per la montagna. Io devo lavorare ancora una settimana perciò gli unici in casa siamo io e la gatta Isabella. Odio stare in casa da solo, è deprimente. Una casa che è sempre…
Read more

L’anno del miracolo – 04 agosto

Sui gatti sono sempre stato diffidente. Mi hanno sempre dato l’impressione di essere animali di poca compagnia, attaccati alla casa, al cibo, ma poco all’uomo. Da piccolo avevo un gatto che era una belva. Si chiamava Rambo e quando lo prendevo non faceva che mordermi e graffiarmi. Certo, io non sarò stato il più delicato…
Read more