Autore: Raoul Scarazzini

  • L’anno del miracolo – 25 agosto

    L’anno del miracolo – 25 agosto

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    Una cosa alla volta, partendo dalla prima. La vita corre e scappa. Starle dietro è complicato. Ti capiterà, come capita a tutti, di trovarti certe volte in affanno, perché hai una coda troppo lunga di cose da fare. Ecco, stabilito che forse non sono la persona più adatta a parlare di queste cose (esistono persone che hanno studiato anni su metodi più efficienti), sento di dirti questo: pensa ad una stanza disordinata. Non c’è via di sistemarla tutta istantaneamente e questo è frustrante. Però puoi guardare un angolo ed iniziare da lì. Raccogliere, sistemare, buttare via quel che non serve più. Quando l’angolo è a posto, passi a quello successivo. Alla fine la tua stanza, e forse anche la tua vita, saranno uno splendore.

  • L’anno del miracolo – 24 agosto

    L’anno del miracolo – 24 agosto

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    Certi giorni mi pare tu riduca la mamma ad uno straccio. Da quanto vedo in giro, per le mamme, il parto non è mai una passeggiata. Poi troverai sempre quella che ti dice “Il mio mangia e dorme”, ma io personalmente non ci credo. In questo senso mi stai consumando la moglie. Eravamo convinti che essendo tu il terzo figlio sarebbe andato tutto liscio e senza intoppi, ma non è andata così, almeno finora.
    Con questo non voglio dar adito a ripensamenti, né incolparti di qualcosa, ma sono convinto che l’unica via per capire davvero chi ti sta scrivendo sia che tu un giorno diventi genitore. Solo allora ti sarà chiaro il sacrificio e la fatica, ma anche, e soprattutto, l’amore.

  • L’anno del miracolo – 23 agosto

    L’anno del miracolo – 23 agosto

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    Leggere. Una delle cose più belle da fare al mondo. Tutti leggiamo tantissimo. Tua sorella e tuo fratello hanno iniziato prestissimo ed io sono estremamente orgoglioso di questo. Sono pronto a scommettere che tu farai lo stesso.
    Primo perché altrimenti non potrai leggere questo tuo primo anno di vita e secondo perché capirai come leggere sia il più bel modo di viaggiare. Proprio questa sera ho finito un libro lunghissimo e noioso che mi era stato consigliato. E’ stata durissima, ma ho voluto finirlo, perché lasciare i libri a metà è come non finire un puzzle. E’ da incompleti, o da ossessivi compulsivi, come me. Quindi, ecco il mio consiglio per oggi: non sei obbligato a finire tutti i libri che inizi.
    Dovrai fare solo un’eccezione.
    Con questo.

  • L’anno del miracolo – 22 agosto

    L’anno del miracolo – 22 agosto

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    Hai dormito per merito mio! So che passati quattro mesi la cosa dovrebbe essere assodata, però non è così semplice. Ti ho già scritto di come tra te e mamma si sia creato un legame speciale, da subito. Ma per i papà non è così, è tutto più complicato. In particolare “prendere le misure”. Insomma questa sera eri irrequieto e piangevi in braccio a mamma, a sua volta molto stanca. Allora ti ho preso, ti ho fatto fare un giro e ti sei subito calmato. Così ti ho appoggiato sulla spalla e dopo poco dormivi. Il miglior momento della nostra vita insieme, sinora.

  • L’anno del miracolo – 21 agosto

    L’anno del miracolo – 21 agosto

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    Ieri hai compiuto quattro mesi (già quattro, accidenti) ed oggi a pranzo, per festeggiare, ti abbiamo dato la mela! O meglio, l’omogeneizzato, ma tant’è.
    Il primo approccio è stato strano, forse per ragioni tue non eri troppo predisposto, ma non l’hai presa benissimo. Subito dopo aver sentito il sapore però è scattato l’entusiasmo. Posso chiaramente dire che aprivi la bocca per prendere le cucchiaiate.
    Mi sono messo a pensare a quale sarà il tuo cibo preferito. Come tua sorella ti piacerà il risotto? Oppure andrai di matto per il pollo come tuo fratello? Intanto goditi questa mela. Alla salsiccia con la polenta ci arriveremo!

  • L’anno del miracolo – 20 agosto

    L’anno del miracolo – 20 agosto

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    Ieri ti scrivevo della gatta Isabella e del tempo, ma oggi c’è un risvolto diverso della faccenda: pare abbia un fidanzato!
    Lei è abituata all’appartamento, mentre qui è come se fosse in un parco giochi. Ci sono gli insetti, le foglie, le ombre, è tutto un rincorrere. Fra le altre cose, c’è appunto un altro gatto, maschio. Quando la chiama fa un rumore che sembra un bambino piccolo. Sembrano proprio i tuoi “Nghé”. Lei lo cerca e poi fugge, si siede, si fa desiderare e ogni tanto gli “soffia”, gli fa capire che non è aria. Insomma, lo avrai capito, fa… la femmina.

  • L’anno del miracolo – 19 agosto

    L’anno del miracolo – 19 agosto

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    Quando anche la gatta Isabella si lamenta del tempo, allora è davvero un’estate strana. Ormai è da qualche giorno che piove, magari capita un bel pomeriggio di sole, ma la mattina allora ha piovuto, mentre se ti sei svegliato col sole, al pomeriggio vedrai piovere. E’ così dappertutto, tranne che al sud e sulle isole. Solo che non è lì che abbiamo scelto di fare le ferie.
    Come ti scrivevo è una questione di fede e di ottimismo. Piove, ok, però ci si sta riposando, e non è poco. Solo che la gatta è lì davanti alla finestra, si muove avanti e indietro ed è tutto un coro di “Miao”.
    Diamine, gatta Isabella, aiutaci almeno tu!

  • L’anno del miracolo – 18 agosto

    L’anno del miracolo – 18 agosto

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    In questo periodo di vacanza faccio ordine nelle mie passioni. Ti ho già scritto che una vita senza passione non vale la pena di essere vissuta, vero? Ecco, chitarra in mano metto insieme tutte le canzoni che ho scritto, facendo progetti di album e incisioni.
    Ogni volta che canto una canzone mi vengono in mente le critiche che ho ricevuto in tutti questi anni: canti troppo alto, non ci arrivi, urli. Come se chi critica sapesse che fine un autore voglia far fare alla sua canzone. I critici, una razza misteriosa.
    Ah, penso che una delle mie nuove canzoni parlerà di te. Farò di tutto, tranne cantare piano.

  • L’anno del miracolo – 17 agosto

    L’anno del miracolo – 17 agosto

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    Mi chiedo ora che sarai grande tu come sarà cambiato il mondo. Da piccolo mi raccontavano cose come “Quando sarai grande tu le macchine voleranno!”, solo che ormai grande lo sono diventato e le macchine non sembrano cambiate di molto. Soprattutto non volano.
    Chissà di quali cambiamenti sarai testimone. Vedrai l’uomo su Marte? Le donne sacerdote? I politici onesti? Sto pensando troppo in grande. Ciò che ti auguro è di essere pronto ai cambiamenti, soprattutto dentro di te. Oggi è un dentino, domani sarà magari un’idea… In ogni caso tu rimani pronto.
    E conta su di me.

  • L’anno del miracolo – 16 agosto

    L’anno del miracolo – 16 agosto

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    Se nella vita sarai un ottimista (ed io te lo auguro) imparerai a cancellare i giorni di pioggia con la prima giornata di sole. Prendi oggi: dopo tre giorni di pioggia fitta questa mattina dalla finestra si vedeva un raggio di sole. Usciti fuori il cielo era azzurro e mi sono subito messo lì a farmi baciare dal sole, insieme a te. Ed insieme abbiamo dimenticato gli ultimi tre giorni in casa.
    Alla fine forse non è nemmeno una questione di ottimismo. E’ una questione di fede. Il sole, prima o poi, torna.