Sacrificio: […] a. Grave privazione o rinuncia, volontaria o imposta, a beni e necessità elementari, materiali o morali: per acquistare l’appartamento hanno dovuto fare molti s.; nella sua vita non ha conosciuto che sacrifici; ha raggiunto il successo a costo di grossi s.; una professione che richiede dedizione e spirito di sacrificio. Per estens., iperb., lieve rinuncia a piccoli interessi e comodità o soddisfazioni, a qualcosa di gradito o di desiderato: non c’è per lui s. più grande che rinunciare al pisolino pomeridiano; mettersi a dieta è stato per lei un grosso sacrificio. […].
Fonte Treccani – (http://www.treccani.it/vocabolario/sacrificio/)
Tra le varie definizioni che vengono date (dizionario alla mano) alla parola sacrificio, quella che si avvicina di più alla modalità con cui questa parola chiave viene trattata in Ardo è certamente quella riportata qui sopra.
La nostra è un’epoca particolare. I flussi di comunicazione non sono mai stati così gonfi, è impossibile che qualcosa di importante succeda senza che la notizia faccia il giro del mondo in pochi attimi. Siamo tutti vicinissimi. Eppure, a dispetto di ogni logica, la cultura principe del nostro tempo è quella dell’Io. Qualsiasi dispositivo tecnologico è “I”. Pad, Pod, addirittura le aspirapolvere robotiche hanno una I anteposta al nome. I. Io. Un pronome che è l’antitesi del concetto di Sacrificio.
Quel “Tu vieni prima di tutto” persistente in tutti gli spot pubblicitari è il motore del nostro tempo.
C’è un momento nel corso del cammino di Ardo in cui il bivio è chiaro: rimanere quello che si è, o forse fare addirittura un salto indietro oppure andare fino in fondo.
Arrivare in fondo comporterà però sacrifici, ed il sacrificio è qualcosa a cui il nostro tempo pare allergico.
Il sacrificio è alla base di tutti i rapporti, poiché in una discussione non ci possono essere due vincitori. Essere amici vuol dire sacrificarsi. Essere amanti vuol dire sacrificarsi. Essere un leader, così come lo è Ardo, vuol dire sacrificarsi.
“La vedo la nostra vita, sai? Vedo quello che possiamo diventare. Vedo tu che allevi i nostri figli e pensi a quanto è bella la vita. Ho ben chiaro tutto quello che possiamo perdere.
Ma non posso tirarmi indietro proprio ora, perché oltre a tutto quello che vedo per noi, vedo anche quanto si aspettano da noi le persone che abbiamo intorno. È una mia, una nostra responsabilità!”
La grandezza del sacrificio è pari alla sua motivazione.
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