C’è un momento preciso, la mattina presto, quando ancora è quasi notte, in cui ti svegli, mamma ti tira su, ti passa a me e dice “Tienilo che vado a preparare il latte”.
Non riesco a capire perché tu sei così incazzato in quello specifico momento. Sei lì di fianco a me e strilli, strilli, mamma non ci metto molto, ma un minuto è pure troppo. Mi chiedo perché passi il giorno a sorridere per tutto e, calate le tenebre, ti girano le balle. L’ho chiamato vampirismo infantile. E se le stai chiedendo, sì, ogni tanto mi fai paura. Ma solo un pochino.