Svegliarsi la mattina alle sei, accorgersi che è sabato o domenica, e pensare che riposerai di pomeriggio. Ci fossi riuscito una volta. Prendi oggi pomeriggio, mamma dice “Esco, lui dorme, di solito dopo mezzora si sveglia, lo riaddormenti e poi va avanti per un’altra ora”. Detto fatto. Ha chiuso la porta e ti sei svegliato dopo cinque minuti esatti.
Io la storia della bicicletta la so. L’ho voluta e adesso pedalo. Però ragazzo, quando tu sarai grande ed io un vecchio senza sonno metterò un promemoria alle 14:30 della domenica. E sì, ti chiamerò solo per chiedere “Come va?”.