Hai presente quelle sere di cui ti ho scritto, quelle in cui tu facevi strilli ed urla ed era complicato gestirti? Hai presente che alla fine di ogni pensiero scrivevo comunque che tu eri la cosa migliore che poteva capitarci? Questa sera, immagina cosa possa aver significato per me, tra le mie braccia sei stato un angelo. Abbiamo iniziato con musica movimentata, roba da bimbi, sigle di cartoni, cose da ridere. Poi mamma ha detto “E chi lo calma questo, ora?”. “Ci penso io” ho detto. Ed alla fine ci hanno pensato gli Eagles. E ti ho cantato per tutta la sera, tu lì, tra le mie braccia a goderti lo spettacolo. Quale miglior momento per cantarti che “quando avremo fame l’amore ci terrà vivi”?