Oggi abbiamo soppresso Luna. Così si chiamava il nostro cane. Non poteva più andare avanti così ed ho dovuto, per rispetto suo e nostro, prendere la decisione di farla smettere di soffrire. Non ricordo il numero di volte in cui in questi difficili 17 anni le ho augurato di morire. Non mi vergogno a dirlo, perché come ti raccontavo ieri il più delle volte è stato un peso. Ma in questa casa, in questa famiglia, non si lascia indietro nessuno.
Così abbiamo fatto fino ad oggi. Fino a che era possibile. E’ stato straziante e dolorosissimo. Ho sempre avuto un certo distacco con gli animali, ma mi sento come se avessi perso un familiare. Non dipende dal fatto che lei fosse così difficile, dipende forse dalla dedizione che abbiamo messo nell’allevarla.