Oggi ho letto di un papà che, affetto da una di quelle malattie che non lasciano scampo, ha lasciato una memoria a sua figlia. Ha scritto “Figlia mia, non sottovalutare la felicità che hai portato negli ultimi giorni della mia vita”.
La bambina era una neonata, quasi come te. Mi sono commosso ed ho pensato a quanto sia vero quanto quel padre aveva scritto. A quanto è vero che anche senza parlare tu mi stai salvando la vita, rendendola piena e soprattutto degna.
Quindi, a scanso di equivoci, grazie.