Oggi mi hai ubbidito per la prima volta in vita tua. Le cose sono andate così: stavi strisciando come il tuo solito per terra, in quel modo che fa di te un piccolo marine e ad un certo punto tu sei imbattuto in un filo. Non era corrente elettrica, ma poteva essere pericoloso. Così ti ho detto “No!”, di tutta risposta hai continuato ad avvicinarlo alla tua bocca, ed allora ho ripetuto più forte “No!”. Mi hai guardato stranito, stavi per rimettere in bocca il cavo, ma poi lo hai poggiato e ti sei spostato.
Chissà, magari sarà così semplice farsi obbedire per il resto della tua vita.
Lo so, sono un povero illuso.