Io avrei anche voglia di correrle dietro. Anzi, quando è mattina presto e il parco è vuoto non sto più nella pelle. Allora guardo lui, che tutto entusiasta carica il tiro, mi chiama e… Lancia!
Vedo la pallina partire.
Quanto entusiasmo. Quanta voglia. L’ho detto: non sto più nella pelle.
E così parto. Una, due galoppate e poi sento quei fili d’erba colpirmi le zampe e decido di morderli. La cosa mi fa rallentare un po’, ma diamine, son così buoni.
L’obiettivo però è ancora la, lo vedo! Eppure… questa cosa che mi svolazza intorno… Com’è che l’ha chiamata? Farfalla? Sì, farfalla.
Lasciami stare che devo inseguire la mia pallina! Uhm… Uhm… Vieni qui, dove vai? Provo a saltare ma cavolo se è in alto ormai. Dio che stanchezza. Ho bisogno di riposarmi un po’.
Aspetta.
Cos’è che stavo facendo?